Come realizzare corsi da vendere online

I corsi online esistono fin da quando è stato creato internet. Da sempre infatti è stato possibile vendere online la propria conoscenza.

Inizialmente questo avveniva indirettamente, tramite la vendita di materiale fisico (vhs, cd, dvd, libri) ma, successivamente, quando si è resa disponibile la tecnologia internet per trasmettere un video online (pensiamo a Youtube) e vendere tramite sistemi di pagamento (dalla carta di credito a Paypal) l’intero processo si è spostato online.

Poi il mondo è andato avanti e assieme a lui la tecnologia e sono nate nuove modalità di fare formazione: dai podcast alle membership, fino alle piattaforme e i servizi dedicati esclusivamente all’e-learning.

Perché realizzare un corso online: i vantaggi

Realizzare corsi online, webinar a pagamento o, in generale, un qualsiasi prodotto formativo (anche detto info-prodotto) è, ovviamente, un modo per generare delle entrate per la propria attività. Esistono però molti altri vantaggi, forse meno ovvi, a cui probabilmente non hai ancora pensato. Vediamoli insieme.

Diventi un’autorità del tuo settore, quindi trovi i clienti migliori

Quando qualcuno inizia a lavorare online e non riesce a trovare clienti molto probabilmente ha un problema di autorevolezza. Se “non sei qualcuno” nessuno si fida di te e difficilmente venderai qualcosa.

Ugualmente se operi in un settore molto competitivo e indifferenziato (es. se sei un commercialista generico) è difficile trovare clienti se non dimostri di essere un’autorità del tuo settore che merita questo lavoro.

È qui che i video-corsi, assieme ad altro materiale formativo come ad esempio i libri, possono aiutarti a diventare un’autorità del tuo settore. Pubblicare un video-corso infatti ti permette di essere riconosciuto immediatamente come formatore e di guadagnare credibilità agli occhi di chi ti segue.

Nel momento in cui acquisisci autorità in questo modo, riesci anche a trovare clienti più facilmente, ad ottenere i clienti migliori e potrai anche aumentare i prezzi dei tuoi prodotti, perché in fondo un professionista autorevole è anche quello che viene pagato di più.

E sai qual è la cosa bella: otterrai tutto questo semplicemente realizzando un corso, senza venderlo (di fatto puoi anche vendere zero copie del tuo corso e acquisire comunque tutta l’autorità che ne deriva).

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Hai un prodotto scalabile

Il problema di molti professionisti è il tempo. Possono lavorare anche 14 ore al giorno e aumentare il tariffario orario, ma arrivati al punto di saturazione dovranno fermarsi ed ammettere che non possono guadagnare di più (a meno di creare una vera e propria impresa). Di fatto queste persone non possono “scalare” la propria attività: ovvero vendere al maggior numero di persone possibile nel loro mercato. Il limite in questo caso è il tempo materiale per seguire tutti.

Creare un corso online invece ti da la possibilità di uscire da questa gabbia temporale. Hai infatti la possibilità di realizzare un corso registrato che lavora per te anche mentre dormi, senza richiedere un minuto di attenzione da parte tua.

Oppure puoi realizzare un video corso, da trasmettere online in tempo reale, e decidere di farlo vedere a quante persone vuoi. Anche questo significa scalare perché, a prescindere degli studenti che seguiranno la live, tu dedicherai sempre le solite ore a realizzare il tuo corso. Di fatto portando più persone scalerai i tuoi guadagni, moltiplicandoli, a parità di tempo impiegato.

Lavori anche mentre dormi (vendendo il corso)

Pensa al tuo sito, o al sito della tua attività: aggiungere una sezione “shop” contenente la tua piattaforma e-learning ti permette di avere una possibilità di acquisire clienti in automatico, anche mentre dormi.

Chiunque atterra sul tuo sito potrà navigare all’interno della tua offerta formativa, valutare i corsi e scegliere di diventare tuo studente senza neppure farti una domanda, ma passando semplicemente ad eseguire la transazione con carta di credito o Paypal.

Se anche il mito del “lavora anche quando dormi” viene spesso abusato nel campo del web marketing, in questo caso più che in ogni altro è un mito vero. Usalo con parsimonia.

Costruisci una community di fedelissimi

Questo punto è opzionale nella tua strategia di marketing ma, di fatto, non c’è alcuna ragione per cui non dovresti realizzare una community di tuoi studenti. Vedila così: uno dei tuoi studenti ha acquistato il tuo corso online, ha dei dubbi e vuole farti delle domande ma è in imbarazzo e non vuole esporsi.

La soluzione a questo problema potrebbe essere quella di creare un gruppo – che sia un forum interno al sito, un gruppo Facebook, Whatsapp o Telegram non fa la differenza – in cui chiunque può fare domande e ricevere risposte dalle altre persone che hanno frequentato il corso.

Perché questa è la soluzione migliore? Perché in questo modo gli studenti fanno gruppo, interagiscono fra loro, spesso rispondendo alle rispettive domande senza che tu debba intervenire ma, soprattutto, se hai fatto un buon corso, potranno elogiarti come insegnante.

Se avviene tutto questo avrai di fatto una community di persone legate fra loro che ti riconosce come loro maestro: hai conquistato la loro fiducia e saranno pronti a seguirti ovunque vorrai portarli.

Diventi felice perché insegnare è bello

Insegnare non è per tutti, così come non è per tutti realizzare un video-corso o, in generale, fare formazione. Ci vuole una certa attitudine ed un certo carattere ma se senti il bisogno fisiologico di trasmettere agli altri quello che conosci, per il loro bene, allora per te realizzare corsi online sarà un piacere. E non c’è niente di più bello.

Tipologie di corsi online

Anche se sicuramente hai sentito parlare di corsi online e di webinar, le modalità esistenti attualmente per fare formazione sono veramente tante, ed è molto strano che si parli così poco di tipologie di corsi meno conosciute. Questo è invece molto importante, perché potresti scoprire che una certa tipologia di corso fa più al caso tuo di un semplice video corso. Vediamo le principali tipologie insieme.

Corsi di formazione

Partiamo dalle cose semplici. Un corso di formazione è un prodotto digitale che può essere suddiviso in macro e micro argomenti. Può avere una durata di un’ora o durare mesi, se viene erogato in modalità “drip content”, ovvero condividendo un video ad intervalli regolari (ogni giorno, ogni settimana, ecc) per tutta la durata del corso.

In ultima analisi però un corso online è una semplice “scatola vuota” dentro cui ognuno può mettere quello che vuole, andando a pescare gli argomenti più improbabili (non c’è limite alla fantasia).

Webinar

Un webinar è, tradotto letteralmente dall’inglese, un seminario web (web-seminar). Si tratta di un corso che viene sempre erogato in modalità live, quindi non è un corso registrato per poi essere venduto (anche se è possibile vendere le registrazioni di un webinar, anzi: è una pratica molto frequente).

Ha una durata contenuta che si aggira fra una e quattro ore ed ha una caratteristica molto particolare: può essere venduto direttamente, o può essere erogato in modalità gratuita per farsi conoscere dal maggior numero di persone possibili a cui, al termine del webinar, viene venduto un servizio o un prodotto dal costo più elevato.

Si tratta comunque di una delle tante modalità di fare formazione, ma in questo caso la formazione gratuita serve a superare la diffidenza del pubblico che non ci conosce per potergli vendere qualcosa.

Bootcamp

Il bootcamp è un corso dal taglio pratico e può essere realizzato online o dal vivo. La sua caratteristica principale è di avere un numero di partecipanti molto ridotto e limitato. In fondo, se vuoi fare qualcosa di pratico non puoi lavorare con un gruppo troppo grande di persone. In questo caso il rapporto maestro-studente è più forte.

Solitamente i bootcamp durano un giorno intero ed hanno un costo più elevato del semplice corso, per alcuni motivi che ho già elencato: il corso è più pratico, si lavora sul singolo studente, il numero di partecipanti è ridotto.

Masterclass

La masterclass non è altro che un corso molto specifico e verticale su un singolo argomento. La sua caratteristica principale è di andare in profondità nell’affrontare un certo tema. Per questo motivo si tratta di un corso che si presta ad essere seguito da studenti già avanzati, che conoscono le basi della materia, e che vogliono fare una full immersion in un determinato ambito di studio.

Il prezzo di una masterclass è solitamente molto alto rispetto ad un corso normale e la cosa bella è che puoi creare tante masterclass, una per ogni argomento specifico, diversamente dai corsi introduttivi dal costo più ridotto che invece devono parlare un po’ di tutto.

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Mastermind

Il mastermind è forse l’apice dei prodotti formativi. Si tratta di un prodotto formativo dall’alto costo (parliamo di “high ticket”) in cui il formatore segue in maniera molto stretta una manciata di studenti selezionati.

Non è un corso che chiunque può realizzare e richiedere che il formatore abbia un’autorità indiscussa e riconosciuta da tutti.

Il prezzo di vendita di un mastermind parte da svariate migliaia di euro e non ha un vero e proprio tetto massimo. Anche se solitamente il mastermind viene erogato in modalità live, ultimamente si è diffusa anche l’abitudine di erogarli in modalità streaming, facilitando in questo modo ai partecipanti l’accesso al corso.

Membership

La membership è forse ciò che si avvicina di più ad un corso fisico tradizionale, come quello che potrebbe essere realizzato da una scuola di inglese o da una scuola di danza o yoga.

I partecipanti sottoscrivo un abbonamento continuativo mensile per seguire il corso settimana dopo settimana, con un numero variabile di appuntamenti settimanali (o mensili).

Il vantaggio di questo corso è duplice: per gli studenti c’è la possibilità di essere seguiti in maniera continuativa e di crescere con i giusti tempi, grazie agli incontri che si ripetono settimanalmente; per l’insegnante invece c’è la possibilità di ottenere un ingresso monetario costante, mese dopo mese, che cresce nel tempo ogni volta che un nuovo studente si aggiunge al gruppo di studio.

Crea il tuo corso online: i passaggi fondamentali

Ora che hai visto tutte le tipologie di corso online, ti sarai fatto un’idea di tutto quello che è possibile fare (molto di più di quanto pensavi possibile prima di iniziare a leggere questo articolo). Possiamo quindi passare a lavorare concretamente ai contenuti del tuo corso e a costruirlo assieme.

Delinea gli obiettivi del corso

Pensi che basti creare un corso per vendere? Non è proprio così, la cosa è leggermente più complicata.

La prima cosa a cui devi rispondere è: “sto realizzando questo corso per guadagnare o per accrescere la mia credibilità”. Rispondendo a questa domanda potrai stabilire sia il prezzo di vendita del tuo corso, maggiore o minore che sia, ma potrai anche capire l’obiettivo che devi far raggiungere ai tuoi studenti.

Su quest’ultimo punto è importante riflettere attentamente: che risultato deve raggiungere chi segue il tuo corso? Vuoi fare una panoramica sul tuo settore a delle persone che non lo conoscono minimamente, o vuoi aiutare chi conosce già l’argomento a realizzare il primo grande passo che li trasformerà da curiosi a praticanti effettivi del settore?

Mettere nero su bianco questo obiettivo ti sarà utile sia per creare il corso sia, successivamente, per promuoverlo.

Scegli l’argomento

L’argomento di un corso dipende, ovviamente, da quello che conosci di un determinato settore. Tuttavia non devi fare un semplice copia-incolla di quello che sai per creare un corso.

Infatti nel mercato online è, con tutta probabilità, già presente un corso sull’argomento che vorrai affrontare. Online è molto difficile “arrivare primi” ma è altrettanto facile “essere originali”, creando qualcosa di nuovo.

Ad esempio puoi creare qualcosa di più specifico, magari concentrandoti su un singolo aspetto del suo lavoro o su una sua applicazione particolare.

Un’altra idea è quella di creare corsi real-time, che cavalcano trend momentanei e passeggeri dell’attualità (anche se a lungo termine questa strategia non premia, perché il corso diventerà subito vecchio).

Non riesci a trovare nulla di simile?! Nessun problema. Puoi sempre creare un tuo metodo di lavoro che ti distingue e trasmetterlo ai tuoi allievi. Questo sembra un dettaglio, eppure può avere un peso grandissimo nel differenziarti da chi sta già offrendo corsi sul tuo argomento preferito.

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Studia i tuoi diretti concorrenti

Prima di realizzare un corso DEVI studiare quello che è già presente nel mercato come offerta formativa. Questo passaggio è imprescindibile e serve ad evitare di creare la copia o peggio, la copia della copia, dell’ennesimo percorso di formazione. Magari anche in una qualità peggiore ed ad un prezzo più alto.

Mi spiego: se esiste già un corso di formazione su “come creare siti web” è inutile crearne un altro identico. Prova invece a cercare una nicchia, anche molto specifica, che ancora non sia stata occupata da qualche formatore. Per rimanere nell’esempio appena fatto, guarda se esistono corsi su “come creare siti web per ristoranti e pizzerie”, o corsi su “come creare siti web senza programmare”.

Studiare i tuoi concorrenti ti aiuterà, oltre che a scegliere un posizionamento diverso da loro, anche a farti un’idea dei prezzi e delle strategie che loro stessi impiegano per promuovere i corsi.

Se vuoi un consiglio fai una ricerca su Google e sui portali che si occupano esclusivamente di corsi di formazione (udemy, corsi.it, competenze.com), dopodiché segna su un documento tutti i corsi che potrebbero entrare in competizione con il tuo e studiali: leggi la scaletta, scopri chi è il docente e leggi le recensioni di chi ha acquistato il corso. Questo è un processo che puoi ripetere nel corso del tempo, diciamo ogni 6 mesi, perché nuovi concorrenti e corsi potrebbero emergere dal mercato.

Individua il tuo pubblico di riferimento

Dopo che hai trovato l’argomento specifico del tuo corso e hai trovato un suo posizionamento all’interno del mercato dei tuoi concorrenti, non ti rimane che studiare il tuo pubblico di riferimento.

A dire la verità il processo che ti ho delineato fin qui non è un processo da seguire step-by-step in modo rigoroso: potresti infatti accorgerti, proprio nel momento in cui studi il tuo pubblico di riferimento, che devi cambiare argomento e tornare sui tuoi passi.

Ad esempio leggendo le recensioni ai corsi dei tuoi competitor potresti scoprire che molte persone scrivono:

  • “avrei voluto essere più seguito dal docente”,
  • “mi sarebbe piaciuto poter approfondire il tema sul mio caso specifico, magari anche pagando di più”,
  • “peccato che il corso sia già finito, ora so tutto sull’argomento in linea teorica, ma non so bene come applicarlo al mio caso specifico”.

Potresti insomma scoprire che, nel mercato, c’è un bisogno espresso dalle persone di essere seguiti di più dal docente.

Come puoi utilizzare questa informazione? Ad esempio aggiungendo al tuo corso video-registrato una sessione mensile live, in cui tutti gli studenti possono fare domande a cui tu dai risposta. La buona notizia è che questo è a tutti gli effetti un servizio in più che offre il tuo corso e che potrai far pagare ai tuoi clienti aumentando il prezzo del tuo corso.

Ma oltre a questo devi anche aver ben chiaro chi è il tuo pubblico di riferimento, quali sono i loro problemi, i loro bisogni e le loro attuali competenze. In questo contesto è facile creare un’offerta formativa che, solo successivamente, potresti scoprire che NON incontra affatto i bisogni del tuo pubblico.

Facciamo un esempio per capire meglio: un ingegnere elettronico potrebbe fare un corso online su “Come rendere il tuo cellulare più veloce” e cercare di vendere questo corso ad un prezzo basso, perché pensa che sono proprio i giovani a non avere i soldi per permettersi di comprare un cellulare più veloce.

Dunque questo è il pubblico di riferimento secondo l’ingegnere. Peccato però che il corso di questo docente è altamente tecnico e presuppone delle conoscenze di elettronica, informatica e programmazione che pochissimi ragazzi hanno. In pratica questa persona ha completamente sbagliato a identificare il suo pubblico di riferimento.

Scegli il formato del tuo corso di formazione

Spesso quando parliamo di corsi online tutti pensano a video-corsi registrati ed erogati all’interno di un’area riservata del sito, a cui è possibile accedere previa iscrizione al corso. In realtà, soprattutto negli ultimi anni e grazie alle nuove tecnologie web, è stato possibile introdurre anche modalità “live” o “in diretta” di erogazione del corso. Basta pensare ai webinar che sono il classico esempio di formazione in diretta, o ancora basta pensare ai corsi erogati in modalità live streaming video.

Vediamo quali sono le differenze e i vantaggi di un percorso piuttosto che di un altro.

Corsi online in differita

Ovvero la modalità classica di realizzare e di erogare corsi. È sufficiente una webcam ed un pc per registrare il proprio corso in questa modalità. Ma gli elementi di contorno come: scenografia, slide, grafiche in sovraimpressione, sigle di introduzione e di chiusura, costituiscono un valore aggiunto e forniscono professionalità al prodotto finale.

Il vantaggio di questi corsi è semplice: questi progetti una volta fatti possono continuare ad essere sempre venduti (diversamente dai corsi live che una volta fatti esauriscono il loro potenziale di vendita, fatto salvo per eventuali registrazioni).

Mentre il più grosso svantaggio è rappresentato dal fatto che, realizzarli, richiede un grande impegno in termini di tempo. Realizzare un corso fatto bene può richiedere mesi interi di lavoro, fra ideazione, registrazione e costruzione della piattaforma online.

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Corsi online in diretta live

I video corsi live sono forse una delle novità più importanti nel contesto dell’erogazione dei corsi. Si tratta di corsi che vengono realizzati in diretta, con i partecipanti e i relatori connessi nello stesso momento sulla stessa piattaforma.

Il più grande vantaggio dei corsi live è che richiedono una minore preparazione (dato che elimini tutta la fase di registrazione e di montaggio), mentre offrono agli studenti connessi un valore aggiunto. Infatti questi corsi sono a tutti gli effetti “eventi” eccezionali e irripetibili, a cui si partecipa attivamente ascoltando e facendo domande. L’attenzione degli studenti è al massimo e questo fatto può essere capitalizzato da un bravo formatore per lasciare un segno negli spettatori.

Lo svantaggio dei corsi live è però altrettanto grande quanto i suoi vantaggi. I corsi live devono essere infatti sempre ri-creati e ri-promossi partendo da zero, diversamente da un corso registrato che una volta fatto rimane nell’archivio dell’azienda e può continuare ad essere venduto.

Preparare le lezioni: distinguiti dagli altri

Ora entriamo nel vivo del corso, ovvero a definire tutti quei dettagli che, concretamente, ritroverai all’interno delle tue lezioni. La parola d’ordine che dovrai seguire in tutta questa fase è questa: “unicità”. Devi, insomma, fare di tutto per differenziarti dai tuoi concorrenti e acquisire un’identità chiara e tangibile che ti lasci impresso nella mente dei tuoi clienti.

Lavora per essere unico.

Usa un approccio personale

Le persone sono fatte di emozioni, hanno un loro carattere e dei tratti distintivi. Ci ricordiamo delle persone timide e delle persone espansive, degli introversi e degli estroversi, ma non ci ricordiamo di chi, in maniera assoluta, fa di tutto per nascondere la propria personalità sotto l’anonimato.

Attenzione: non ti sto dicendo che se sei una persona timida devi cambiare. Ma che devi trasmettere il tuo carattere. Per un estroverso questo è semplice, mentre per un introverso il discorso cambia e tutto questo è più difficile, quindi abbi pazienza se ora ci concentreremo proprio sulle persone più timide.

La sfida è questa: rendersi riconoscibili per qualcosa. Gli estroversi ci riescono facilmente grazie al modo in cui si comportano, al modo in cui parlano e in cui si vestono. Chi invece è più timido preferisce evitare un comportamento così aperto. Eppure, anche loro possono rendersi riconoscibili.

Ad esempio, se sei un introverso (ma anche se non lo sei), potresti integrare la tua passione per la storia all’interno del tuo corso su “Come fare la pizza”, introducendo ogni lezione con un aneddoto storico. Questo non significa che inizierai ad insegnare la storia invece dell’arte di creare pizze, ma che introdurrai un elemento che ti renderà subito riconoscibile e identificabile da tutti. Sarai conosciuto come “il pizzaiolo con la passione per la storia”.

Le modalità per rendersi riconoscibili sono veramente tante e possono anche andare oltre i contenuti del corso. Per fare un altro esempio: è sufficiente una certa scenografia o un certo abbigliamento “forte” e “originale” per essere subito identificabili.

Scegli un titolo accattivante

Esattamente come per i libri, scegliere il titolo giusto di un corso determinerà il successo o il fallimento del tuo progetto formativo. Questo non significa che è sufficiente scegliere un bel titolo per farcela (i contenuti rimangono essenziali), ma sappi che se sbagli titolo molto probabilmente fallirai.

Ma quindi: come scegliere un titolo accattivante ed efficace?

  1. Sii pertinente – Descrivi quello che fai, usando le parole che utilizzerebbe il tuo pubblico. Se fai un corso di “grafica pubblicitaria” utilizza dei titoli che richiamino questo contesto, come “Corso di grafica base”, “Fare pubblicità con le immagini”, ecc. Ed evita titoli troppo astratti come “Colori e marketing”.
  2. Sii specifico – Descrivi le peculiarità del tuo corso, cosa lo differenzia dalle altre lezioni che trovi online. Se parli di “Come costruire barche” specifica il materiale che utilizzerai “Come costruire barche di legno” o l’impiego a cui punti “Come costruire barche da regata”.
  3. Sii conciso – Non occorre scrivere titoli lunghi, anzi è del tutto contro-producente farlo. Il segreto di un titolo efficace sta nella sua brevità. Quindi, dato che non puoi dire tutto, cerca quegli elementi che sono più importanti per il pubblico e che li convinceranno a partecipare al tuo corso.
  4. Sii chiaro – Evita come la peste giochi di parole, parole strane e inusuali, tecnicismi e parole straniere. Usa queste parole solo quando è necessario. Ad esempio se ti rivolgi ad un pubblico di specialisti va bene usare i tecnicismi, anzi è doveroso farlo per farsi riconoscere come uno specialista.
  5. Sii originale – Se proprio non riesci a creare un corso su un tema originale e particolare, magari perché il tuo settore è molto tecnico e “ingessato” (penso al mondo dei commercialisti e degli avvocati), cerca di essere originale introducendo qualcosa di tuo. Se ad esempio stai facendo un corso su “Come aprire la partita iva”, prova ad aggiungere un tuo metodo per farlo: “Come aprire una partita iva con il metodo partita iva in 24 ore”; o ancora “Come aprire una partita iva anche se non sai niente di contabilità”.
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Organizza gli argomenti in modo logico e fruibile

Se fremi dalla voglia di riprendere le tue lezioni fermati subito. Mettersi all’opera senza prima aver creato una scaletta del corso non è mai una buona idea.

Prendi invece un foglio e una penna (o direttamente al pc se preferisci) e inizia ad elencare tutti gli argomenti che vorrai trattare al tuo corso. Non è necessario elencarli subito in maniera sequenziale: preoccupati invece di buttare fuori tutte le idee. Successivamente potrai ordinale in una sequenza logica.

Arrivati a questo punto avrai uno schema, più o meno lungo, del tuo corso. È lungo? È corto? Comunque vada non ti fermare e scrivi in ogni punto di che cosa parlerai nel dettaglio. Non è necessario scrivere l’intera lezione: limitati ad elencare gli elementi fondamentali di cui dovrai parlare.

A questo punto avrai realizzato un bel documento corposo, non rimane che fare un ultimo passo: segna accanto ad ogni lezione il tempo che, ipoteticamente, ti ci vorrà per trasmetterla. Ovvero la durata del video che vedranno i tuoi studenti (e non il tempo che ti ci vorrà a realizzare quel video).

In questo modo potresti scoprire che stai realizzando un corso biblico, più simile ad un corso universitario che ad un corso online. È bene scoprire questo subito, in questo modo potrai accorciare il corso, magari dividendolo in più parti, per renderlo più fruibile al tuo pubblico (dunque più facilmente vendibile).

Prova le lezioni prima di andare in scena

Se stai realizzando un corso live, ovvero un corso NON registrato, questo è fondamentale. Come insegnano a scuola: “ripetere sempre ad alta voce, è fondamentale”. Tu dovrai fare altrettanto.

Ma anche se registri video-corsi devi fare delle prove. Il consiglio è di non limitarsi a fare delle prove, ma di fare qualcosa di più. Insomma: non ti accontentare di ripetere la lezione, prova invece a impostare la lezione in modo differente.

Prova a fare una lezione chiara e diretta.

Ripeti la stessa lezione ma mettici tanti esempi.

Ripeti ancora la lezione aggiungendo spunti teorici e approfondimenti anche molto specifici.

Ora che hai fatto diverse prove riguarda le registrazioni, falle vedere ad amici, colleghi e parenti. Otterrai dei feedback che ti aiuteranno a capire quale registro di comunicazione è meglio tenere per trasmettere i tuoi insegnamenti.

Prepara un calendario delle lezioni per i tuoi iscritti

A questo punto non ti rimane che creare un calendario didattico. Se organizzi un corso live, non in differita, è essenziale avere al più presto questo calendario. Servirà a te per organizzarti, ma anche ai tuoi studenti per capire l’impegno che ogni settimana dovranno dedicargli.

In questo contesto cerca di usare il buon senso: a seconda del pubblico a cui ti rivolgi (giovani o adulti, privati o professionisti, ecc) cambia completamente il palinsesto orario che dovrai creare.

In linea generale segui questo schema: la frequenza delle lezioni, ovvero quante lezioni a settimana farai, deve essere proporzionale al carico di informazioni che trasmetti e alla disponibilità del tuo pubblico a seguirti. Ad esempio: se parli di yoga puoi fare anche una lezione pratica al giorno, ma se insegni scrittura creativa devi dare tempo ai tuoi studenti di mettere in pratica quello che hanno creato.

Per determinare i giorni e l’orario migliore usa la logica: se il tuo pubblico è fatto di professionisti che lavorano, i giorni migliori per il corso sono quelli del weekend. Se vuoi fare un corso nei giorni feriali organizzalo dopo gli orari di chiusura degli uffici.

Materiali utili per le tue lezioni

Il programma del tuo corso è ciò in base a cui le persone decideranno se seguirti oppure no, questo è chiaro ed evidente. Ma aggiungendo dei materiali di supporto avrai qualche chance in più di convincerli e potrai aumentare i prezzi del tuo corso. In fondo, chi non sarebbe felice di ricevere slide, documenti, audio-guide e quant’altro come materiale di supporto alla lezione?

Presentazioni Powerpoint

Utilizzare le slide (powerpoint, ppt, keynote o pdf: qualsiasi formato va bene) è qualcosa che andrebbe sempre fatto, anche se quello che insegni è qualcosa di prettamente pratico e non ha nulla di teorico.

Questo per varie ragioni: innanzitutto ci sono persone che imparano ascoltando e vedendo, ma ci sono altre persone che imparano solo leggendo o guardando schemi. In questo caso è fondamentale utilizzare le tue slide vicino alla tua immagine, perché riuscirai ad essere più efficace nell’insegnamento.

Inoltre l’utilizzo delle slide ti permette di evitare il famoso “effetto positiva”. Seguire ore ed ore di corso guardando solo il relatore che viene ripreso è qualcosa di terribilmente noioso. Utilizzare delle slide ti permette di inserire un elemento dinamico che tiene viva l’attenzione dei tuoi studenti durante la lezione. Per questo motivo non c’è motivo di farne a meno.

Se proprio non vuoi utilizzarle puoi impiegare alcune alternative più creative: lavagne luminose, lavagne cancellabili o una semplice lavagna con dei fogli su cui scrivere posizionata su un treppiedi.

Se utilizzi le slide ricordati di consegnarne una copia ai tuoi studenti al termine della lezione.

Video

Esattamente come le slide anche i video, quando opportunamente scelti, hanno la funzione di tenere viva l’attenzione del pubblico, grazie al loro mix di immagini, musica e parole.

I video hanno anche la funzione di confermare quanto sta dicendo l’insegnante.

Ad esempio, puoi utilizzare un video preso da un TED Talks o da un’altra trasmissione, per far vedere che anche quella persona autorevole utilizza il tuo stesso metodo di lavoro.

Dimostrare con i video è una pratica che funziona sempre e, in tutta sincerità, non c’è alcun motivo di inserire ogni tanto un bel video all’interno di ogni lezione.

Esercizi

Gli esercizi in un video-corso possono essere di tanti tipi: possono essere esercizi che si fa sul momento e in un tempo circoscritto, o esercizi da fare in casa impiegando tutto il tempo che si vuole. Ancora ci sono esercizi introspettivi che portano le persone a farsi delle domande e poi passare ad altro, o esercizi pratici che formano la base di un lavoro che ci porteremo avanti per tutto il corso.

Il tipo di esercizi che puoi far realizzare è veramente vasto ma, anche in questo caso, è buona norma inserirne sempre qualcuno. Questo per almeno due ragioni:

  • Gli esercizi sbloccano la monotonia dell’ascolto e rendono attivo e protagonista della lezione uno studente che fino a quel momento ha appreso passivamente. Un bell’esercizio dà insomma una svegliata al tuo pubblico.
  • Gli esercizi fanno portare a casa qualcosa di concreto allo studente. Se ti è capitato di frequentare corsi lunghissimi ed essere uscito con l’impressione di non aver appreso nulla di significativo sai esattamente a cosa mi sto riferendo. Gli esercizi servono a far lavorare lo studente, a costringerlo a produrre qualcosa, a concretizzare quello che gli stai insegnando e sono utilissimi per attivare tutta quella parte di studenti che pensa di apprendere semplicemente ascoltando.

Podcast

I podcast sono una novità abbastanza recente del settore digital. Si tratta di semplici tracce audio che è possibile ascoltare online su apposite piattaforme (Spotify è forse la più famosa) o sui propri dispositivi (pc, smartphone e lettori mp3).

Dare ai partecipanti delle tue lezioni dei podcast che ne riprendono le tematiche è veramente un regalo che troppo spesso viene sottovalutato, mentre è veramente molto apprezzato.

Ci sono infatti tantissime persone che si formano solo con i podcast. Basta pensare a tutti i professionisti che passano ore ed ore in auto ogni giorno e che non possono leggere libri o seguire video-corsi mentre svolgono queste attività. Per queste persone ascoltare un podcast è l’unica possibilità di formazione e potrebbero decidere di acquistare un corso anche solo perché al suo interno ci sono degli audio da ascoltare alla guida.

Ancora ci sono persone molto impegnate con il proprio lavoro che amano ascoltare i podcast mentre corrono. Offrendo i podcast hai la possibilità di conquistare anche la loro attenzione.

Realizzare un podcast è più semplice di quanto puoi immaginare: spesso è sufficiente estrarre la traccia audio dalla video-lezione ed il gioco è fatto. Altre volte invece è più difficile ed occorre realizzare degli audio ex-novo. Ma ci sono anche dei rari casi in cui è proprio impossibile realizzarli: basta pensare a corsi dalla forte impronta visiva come la fotografia, la pittura o il cinema.

E-books

Gli e-books o, più banalmente, i semplici pdf possono rappresentare uno strumento molto valido per aumentare il valore dell’offerta formativa. È possibile infatti condividere, assieme al corso, dei pdf contenenti gli esercizi del corso da stampare e tenere con sé; oppure i manuali operativi con le procedure e il metodo da seguire che ha condiviso il relatore.

Realizzare un pdf è veramente una cosa semplice ed è possibile crearne uno anche con un semplice programma di scrittura o grafica. Una soluzione molto buona è anche rappresentata da Canva e dai suoi template.

Test di valutazione

Infine è possibile mettere, fra una lezione e l’altra o al termine del corso, dei quiz e test di valutazione che permettono allo studente di verificare se, effettivamente, ha acquisito determinate competenze.

Queste verifiche possono essere obbligatorie e vincolanti (ovvero non puoi andare avanti senza averle superate), o essere dei semplici esercizi da mettere in pratica e comunicare al docente per un’eventuale verifica (questo è un caso che si adatta molto bene a tutti i corsi con una componente creativa).

In entrambi i casi i test e gli esercizi rappresentano un valore aggiunto del corso, qualcosa che fa mettere in gioco lo studente in prima persona e che può accrescere la validità del percorso di formazione.

Al termine del corso è poi possibile consegnare un attestato di partecipazione e completamento del corso con un eventuale punteggio calcolato proprio a partire da questi esercizi.

Strumenti necessari per realizzare il corso

Per realizzare un corso online non è necessario avere attrezzature particolari. O meglio: per iniziare a farlo basta veramente poco, ma successivamente, man mano che acquisiamo esperienza, è possibile aggiungere strumenti di ogni tipologia.

In questo articolo ci concentreremo tuttavia sui must-have, ovvero sugli strumenti che è indispensabile avere per fare corsi online.

Attrezzatura tecnica

Per registrare un corso online l’unica cosa veramente obbligatoria è su cui investire fin da subito è il microfono. È infatti possibile vendere corsi fatti da semplici tracce audio (abbiamo parlato dei podcast), o montare un video senza utilizzare telecamere (ad esempio registrando la propria voce su delle slide), ma è sicuramente impossibile registrare un corso senza dire una parola (salvo rarissime eccezioni).

Non solo: dato che ci stiamo occupando di formazione, è chiaro che la nostra voce e le nostre parole devono essere chiare e ben comprensibili dai nostri studenti, pena il risultare inefficaci o fastidiosi all’ascolto.

Vuoi andare sul sicuro? Acquista un microfono a clip, evita invece i microfoni ambientali i radiomicrofoni e i microfoni a gelato.

Sistemato il microfono potrai dotarti di una webcam per riprenderti. Attualmente è difficile sbagliare acquistandone una, ed è persino possibile utilizzare un semplice smartphone vista la potenza di alcune camere (in questo caso acquista solamente un treppiedi per fermare lo smartphone).

Se vuoi ottenere il massimo dalla tua webcam (o dalla tua fotocamera se ne hai una), acquista invece una o più luci dotate di softbox per rendere l’ambiente dove lavori più luminoso.

Se desideri approfondire l’argomento dei video ti suggerisco di leggere il libro di Antonio Meraglia “Video Marketing Strategico”.

La piattaforma (tipologie e differenze)

Esistono veramente tante piattaforme in cui è possibile caricare il proprio corso, ma queste ultime di raggruppano sostanzialmente in due tipologie:

  • Marketplace – Esistono marketplace generalisti o specifici per alcuni settori ed elencarli tutti risulterebbe davvero difficile. Sicuramente il più famoso marketplace di corsi online, a livello internazionale, è Udemy (ma esistono anche casi di successo italiani come competenze.com e corsi.it). Puoi divertirti a cercare quelli attinenti al tuo settore, ma quello che voglio farti capire adesso è cosa comporta utilizzarli. Un marketplace è, in estrema sintesi, un sito che raccoglie corsi di vari docenti e li raccoglie sotto un’unica etichetta. Hai la possibilità di fare corsi su praticamente qualsiasi argomento, ma ci sono dei vincoli imposti da questa tipologia di piattaforma che devi rispettare. Innanzitutto: prezzi e formato di insegnamento. In cambio di questo grandissimo compromesso creativo, ottieni una grande visibilità da queste piattaforma, senza praticamente aver bisogno di promuovere il tuo corso. È una buona idea partire da questi marketplace solo se non abbiamo troppe energie da convogliare nel nostro progetto formativo.
  • Piattaforme proprietarie – Per quanto riguarda le piattaforme proprietarie il discorso cambia. Si tratta di siti (thinkific.com) o plugin WordPress (Learndash) che, tramite abbonamento o acquisto singolo, forniscono una piattaforma e-learning completamente customizzabile. Il grande vantaggio di questi strumenti è che offrono possibilità praticamente illimitate, con cui puoi creare tutto ciò che vuoi. Per utilizzarle dovrai però affidarti ad un’azienda o un professionista che ha le capacità tecniche per renderle operative. Inoltre tutto il lavoro di promozione del tuo corso ricadrà sulle tue spalle.

Raccogli feedback e recensioni dai partecipanti al corso

Questa è una piccola chicca che spesso viene trascurata da chi fa formazione ed è alle prime armi. Sto parlando dei feedback e delle recensioni da raccogliere durante il corso.

Si tratta di due attività distinte che ora ti illustrerò.

I feedback sono le impressioni che hanno i tuoi studenti mentre frequentano il corso. Che cosa gli è piaciuto? Che cosa li ha disturbati? Che cosa avrebbero voluto conoscere in più che non gli hai detto? Queste sono alcune delle domande a cui devi dare risposta mentre leggi e ascolti le impressioni di chi ha seguito il tuo corso.

Le recensioni invece sono qualcosa di leggermente diverso. Al termine del tuo evento o corso di formazione è buona regola chiedere formalmente una recensione a tutti gli studenti che hanno completato il corso. Chiedigli di indicare che cosa li ha entusiasmati, che benefici hanno ottenuto dal seguire il tuo corso e perché altre persone dovrebbero seguirlo. Le recensioni così raccolte ti serviranno poi per il tuo sito: pubblicale online per acquisire credibilità agli occhi di chi ancora non ti conosce e per rassicurare le persone della bontà del tuo corso.

Guida al Preventivo Facile

Corso online: gratuito o a pagamento? Pro e contro

Abbiamo voluto tenere questo argomento per ultimo perché rappresenta, con tutta probabilità, il fine ultimo di molti formatori e docenti.

Cercheremo di capire se vale la pena fare un corso gratuito o a pagamento, se farli entrambi e quanto far pagare un eventuale singolo corso.

La risposta a tutte queste domande risiedere nella parola “strategia”.

Scegliere il prezzo di un corso è infatti una scelta strategica.

Se, ad esempio, sei un professionista od un’azienda sconosciuta nel tuo settore o che ha appena iniziato a lavorare, è un’ottima idea realizzare un corso gratuito. Questo ti permetterà di farti conoscere, di raccogliere le prime testimonianze e di verificare la bontà del tuo progetto formativo.

Se invece sei già una personalità riconosciuta e autorevole, puoi saltare questo passaggio e iniziare fin da subito a far pagare i tuoi corsi.

Non escludere a prescindere modalità ibride, in cui una parte iniziale del corso è gratuita mentre la parte successiva e più avanzata è a pagamento. Questo è un buon compromesso per farsi conoscere senza rinunciare completamente al guadagno.

Per quanto riguarda i prezzi, molto dipende dalle offerte già presenti sul mercato. NON puoi far costare il tuo corso neppure 50€ in più di un altro corso simile se non offri qualcosa in più che giustifichi quel prezzo maggiore. Tutti noi infatti, soprattutto in fase di acquisto, confrontiamo le offerte presenti sul mercato tramite una semplice ricerca Google. Questa operazione che puoi fare tu in qualsiasi momento, ad esempio quando analizzi i tuoi concorrenti, può essere fatta anche dai tuoi potenziali clienti. Quindi effettua le tue ricerche e stabilisci un prezzo idoneo tenendo conto di quello che offre il mercato.

Se poi sei una personalità del tuo settore o offri qualcosa di incredibile valore puoi quasi mettere il prezzo che vuoi al tuo materiale formativo, ma senza esagerare: la tua offerta deve essere sempre in linea con quello che offri nel corso ed essere compatibile con le disponibilità economiche del tuo pubblico di riferimento.

Conclusioni

Con quanto detto finora dovresti avere una panoramica completa sul mondo in cui Stravideo lavora con i corsi. Questo è quello che facciamo ogni giorni, né più né meno, per i nostri clienti.

Dopo aver creato il tuo corso è il momento di promuoverlo online, ma tratteremo questo argomento in un altro articolo. Per adesso qui abbiamo detto già abbastanza.

Se hai domande o dubbi contattaci senza esitazione.

Buona formazione!

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